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Common tax error on Amazon

Come evitare errori fiscali nella vendita su Amazon

Di tutti gli aspetti della vendita su Amazon probabilmente la gestione fiscale è uno dei meno piacevoli. Tuttavia, per evitare di fare errori, e ritrovarsi poi con delle problematiche più gravi, è sufficiente conoscere i 3 aspetti fiscali che affronteremo in modo semplice e chiaro in questo articolo:

  • I giusti report fiscali da scaricare in Seller Central
  • Vendite internazionali e tassazione estera
  • Il lato fiscale del Programma Paneuropeo

All’interno della lettura capirai anche come rendere completamente automatica la redazione dei tuoi documenti fiscali su Amazon, senza impazzire nel reticolo di report di Seller Central.

Partiamo subito!

1. Che report di Seller Central utilizzare per le informazioni fiscali

Se vendi già su Amazon sai che devi compilare il registro corrispettivi, emettere fatture ed altri documenti contabili. Ma dove vanno prese le informazioni che riguardano le vendite che effettui su Amazon?

1.1 Report Transazioni con IVA

Seller Central mette a disposizione molti report per il venditore, ognuno dei quali contiene informazioni differenti ed utili a diversi scopi. Per i seller europei, Amazon crea un report ad-hoc che contiene tutte le informazioni rilevanti ai fini fiscali. Stiamo parlando del “Report transazioni con IVA”.

Questa è la descrizione che troviamo in Seller Central:

Il Report Transazioni con IVA di Amazon fornisce informazioni dettagliate circa le vendite, i resi, i rimborsi, le spedizioni transfrontaliere in entrata e i trasferimenti di inventario tra i centri logistici europei, generati attraverso i siti europei di Amazon (amazon.co.uk, amazon.de, amazon.fr, amazon.it e amazon.es), il WebStore di Amazon (WBA) e la rete logistica europea (Logistica di Amazon e Gestione multicanale. Questi dati possono essere utili al venditore per la gestione degli obblighi relativi alle dichiarazioni IVA in Europa

Amazon stessa ci dice che questo report contiene le informazioni utili per le questioni fiscali, ma vanno lette e contestualizzate in base alla propria attività.

1.2 In che data registrare le vendite

È importante notare che nelle vendite online, ciò che conta a livello fiscale è l’effettiva movimentazione di denaro. Questo vuol dire che una vendita va annotata nel registro dei corrispettivi nel momento in cui il cliente effettua il pagamento.

Quando un cliente su Amazon clicca sul pulsante “Acquista ora” viene generato un ordine, ma l’importo viene addebitato solo dopo che il prodotto è stato spedito, e fino a quel momento il cliente può annullare il suo ordine senza bisogno di nessun rimborso.

Questo vuol dire che se annotiamo i corrispettivi partendo dal report degli ordini, commettiamo un errore nella data e corriamo anche il rischio di annotare ordini che in un secondo momento potrebbero essere annullati.

Quindi, per registrare in modo corretto i corrispettivi utilizzeremo la data di completamento della transazione, prelevandola dal “Report Transazioni con IVA”.

Sia se vendi con Amazon FBA che FBM, questo report può essere scaricato in Seller Central al menu Report > Logistica di Amazon > Report delle transazioni con IVA.

Proseguiamo ora con il secondo punto dell’articolo; faremo delle considerazioni da tenere a mente nell’impostazione per il calcolo dell’IVA su Amazon.

2. Aderire al servizio di calcolo dell’ IVA di Amazon

Amazon offre ai venditori un servizio gratuito per calcolare l’IVA sulle vendite, vediamo quali aspetti vanno considerati prima di scegliere se utilizzarlo o meno.

Per poter aderire a questo servizio bisogna indicare in Seller Central i numeri di registrazione IVA degli stati europei nei quali il venditore ha aperto una posizione fiscale. Inoltre, nel caso in cui si vendano prodotti con aliquote IVA speciali, bisogna associare ai propri prodotti il corretto codice fiscale (PTC).

In questo modo Amazon potrà calcolare l’IVA applicabile sulle vendite e, nel caso di clienti business, emettere le fatture per conto del venditore.

Questo è chiaramente un ottimo servizio, considerando anche il fatto che viene offerto in modo gratuito, sembra ovvia la scelta di aderire. Tuttavia, ci sono ancora 2 dettagli da sapere prima di attivare il servizio di calcolo dell’IVA…

2.1 Se vendi all’estero

Prima di aderire al servizio, Amazon ci avvisa che:

“I servizi di calcolo dell’IVA di Amazon non offrono supporto ai venditori che scelgono di usufruire dell’esenzione concessa alle micro-imprese”

Quindi se rimani sotto alle 10.000€ di vendite all’estero e hai deciso di non aderire all’OSS non potrai aderire al servizio di calcolo IVA e fatturazione di Amazon. Altrimenti Amazon attribuirà l’IVA delle tue vendite intracomunitarie al paese di destinazione.

Analizzeremo più in dettaglio questa particolarità nell’articolo di approfondimento sulle  Vendite intracomunitarie e introduzione dello Sportello Unico OSS

2.2 Se sei in regime forfettario

Amazon non considera il regime forfettario nei suoi calcoli dell’IVA. Quindi, se hai optato per questo regime fiscale, non puoi aderire al servizio, altrimenti le fatture che Amazon emetterà per tuo conto saranno comprensive di IVA, quindi errate.

2.3 Campi aggiuntivi nel report IVA

Se hai aderito al servizio di calcolo dell’IVA, oltre al vantaggio di non doverti preoccupare dell’emissione delle fatture, avrai a disposizione dei campi aggiuntivi molto utili nel report delle transazioni con IVA.

Tra questi troviamo:

  • il paese di giurisdizione fiscale IVA
  • l’aliquota IVA applicata ad ogni transazione
  • la presenza o meno di una fattura per ogni ordine
  • l’indicazione che la transazione sia interna all’UE o un export

Nella guida pratica alla compilazione del registro dei corrispettivi, vedremo come utilizzare queste informazioni step by step.

Con ZonWizard automatizzi i report fiscali sulla vendita su Amazon da comunicare al tuo commercialista. Registro dei corrispettivi, dichiarazioni IVA e OSS in un click.

3. Aderire al programma paneuropeo

Il programma paneuropeo dà la possibilità ai seller che vendono sui marketplace europei Amazon, di stoccare i propri prodotti nei magazzini FBA in tutta Europa. Questo determina un vantaggio nei tempi di spedizione verso il cliente finale ed un risparmio sulle commissioni FBA per le vendite a clienti esteri.

Prima di aderire a questo programma vanno considerati 2 aspetti molto importanti, che se trascurati potrebbero portare a conseguenze gravi, come il blocco del proprio account.

3.1 Stoccaggio all’estero

La normativa europea prevede che un’azienda che abbia i propri prodotti stoccati in un magazzino proprio o di terze parti, sul territorio di un altro stato europeo, è tenuta ad aprire una posizione fiscale in quello stato.

Questo vuol dire che nel caso tu voglia aderire al programma paneuropeo, dovrai registrarti ai fini IVA in ogni paese nel quale andrà stoccata la tua merce.

3.2 Resi all’estero

È bene sapere che, anche se non hai aderito al programma paneuropeo ed hai spedito i tuoi prodotti solo ai magazzini FBA in Italia, è possibile che i tuoi prodotti finiscano in un magazzino estero.

Come? Facciamo un esempio.

Un cliente tedesco acquista il tuo prodotto, ma poi effettua un reso. A questo punto il prodotto potrebbe finire nel magazzino FBA più vicino in Germania. Se risulta ancora vendibile, al prossimo ordine verrà spedito direttamente dalla Germania.

Avvengono spesso casi come questo in cui il venditore si trova l’account bloccato per non aver fornito le informazioni sulla registrazione IVA in un paese dove è presente anche un solo prodotto in magazzino.

Per evitare qualsiasi tipo di problema legato alla logistica di Amazon ti consiglio di fare in modo che lo stoccaggio dei tuoi prodotti, anche dei resi, avvenga solo in paesi nei quali hai registrato fiscalmente la tua azienda.

Se sei arrivato fin qua ed hai letto l’intero articolo, ora sai come evitare gli errori fiscali che potrebbero costarti caro.

Devi sapere inoltre che esiste un modo sicuro e testato da migliaia di utenti che ti aiuta a gestire meglio la fiscalità delle tue vendite su Amazon. Stiamo parlando della suite ZonWizard che automatizza la totalità dei report fiscali che dovrai comunicare al tuo commercialista.

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Scopri di più

Puoi proseguire ad approfondire queste tematiche fiscali nell’articolo sulle Vendite intracomunitarie e introduzione dello Sportello Unico OSS in cui chiariremo le criticità della tassazione delle vendite intracomunitarie.

Ti ringraziamo per aver letto questo articolo e ci auguriamo che sia utile alla tua attività.

Buone vendite!

2 pensieri su “Come evitare errori fiscali nella vendita su Amazon

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